«Due anni fa, in una prova a Chicago, ho usato la parola “orientale”. Dopo la prova mi è stato fatto notare, gentilmente e privatamente, che la parola “orientale” era sbagliata, metteva a disagio, in America non si usa più. Si deve dire “asian”, asiatico. Allora ho chiesto: e io chi sono? Mi hanno detto che ero “caucasian”, caucasico. In realtà io sono pugliese. E se dico a un contadino pugliese che è caucasico, mi insegue con il forcone, perché pensa sia un insulto. Sono tornato dall’orchestra e ho detto: “Mi dispiace se qualcuno pensa che abbia usato una parola sbagliata. Però venendo io dall’Italia, un Paese colto, ho imparato a scuola ad amare la pittura orientale, la filosofia orientale, i profumi orientali. Il sole nasce a oriente. Per cui, mi dispiace, io continuerò a usare la parola orientale”».
[Riccardo Muti dal Corriere della Sera].