Da Berlino
Sono andato il 4 novembre all’Ambasciata italiana al ricevimento per le forze armate, che ha sempre un gran successo, perché il buffet ha fama di essere il migliore a Berlino. Una battuta, ma è vero.
Gli addetti militari hanno apprezzato anche il discorso breve e efficace dell´ambasciatore Armando Varricchio, che sta per lasciare Berlino. Sono un civile, incompetente di problemi militari, e mi sono limitato a osservare le divise. Gli italiani erano i più eleganti, alla pari con francesi e spagnoli. Tempo fa, la Bild Zeitungscrisse che l´uniforme dei carabinieri, quella da parata, era la più elegante al mondo. I tedeschi, come ogni anno, erano i più scialbi.
Fascino perduto dell’uniforme
In Germania la divisa non attrae più. Non fa effetto sulle ragazze, altra osservazione superficiale. Ufficiali e soldati in libera uscita preferiscono andare in borghese. Il ministro alla Difesa – in carica fino al 23 febbraio 2025, quando si voterà – , il socialdemocratico Boris Pistorius, ha stanziato 825 milioni per comprare nuove divise per il tempo libero. Sempre la Bild Zeitung si scandalizza: vale la pena spendere una cifra enorme, mentre mancano le armi? In campagna elettorale il Cancelliere Olaf Scholz si preoccupa, e sembra che l´acquisto delle uniformi venga rinviato, ma 325 milioni sono già stati spesi.
E´ probabile che Pistorius lo avesse deciso prima della crisi di governo. Ritengo che voglia rendere più attraente il servizio militare: sempre meno giovani si arruolano e, dagli attuali 180mila sotto le armi, si dovrebbe arrivare a 400mila, tra effettivi e riserve, per fronteggiare la minaccia di Putin. Il ministro vuole tornare alla leva obbligatoria, ma non farà in tempo a approvare la legge. Forse questo era uno dei motivi per cui, nei sondaggi, i giovani erano propensi a votare per l´Afd.
Ricordi di caserma per Pistorius
Pistorius, 65 anni, nominato ministro all´inizio del ´23, in un recente incontro con le reclute ha raccontato la sua esperienza da coscritto nella caserma di Achim nel 1980, ora chiusa. Fu un periodo interessante, confessa, ma con molti giorni di noia. Fu addestrato come carrista e avrebbe dovuto guidare un panzer Guepard. “Ma poi divenni l´autista del comandante”, confessò. Questo spiega la sua passione per i carri armati, criticata dagli esperti.
Tra i ministri della fallimentare Coalizione a tre, Pistorius è quello che riscuote più consensi. I tedeschi ne apprezzano il piglio deciso e si fidano, ma ora giungono le critiche. Tutti i ministri hanno dovuto risparmiare, mentre lui ha ricevuto cento miliardi di euro, oltre il bilancio normale, da spendere in quattro anni. E non bastano: lui ne chiede sempre di più, ma come li spende?
I Taurus? Restino dove sono
Scholz rimane fermo nel rifiutare a Zelensky i missili Taurus, in grado di colpire Mosca. Pistorius ordina quattromila mini Taurus, che in realtà sono droni. Costano 36mila euro l’uno, fatti i conti, meno delle divise. Ha ordinato 105 Leopard, i panzer migliori del mondo, 14 milioni l’uno nella versione base. Ma 8 dei 12 Leopard consegnati agli ucraini sono stati messi fuori combattimento alla prima prova sul campo dai droni (costo 20mila euro). Anche i migliori carri armati russi, sono stati decimati dagli ucraini nei primi giorni dell´invasione. I corazzati sono inadatti a una guerra moderna.
Pistorius ha ordinato gli F-35, il caccia della Lockheed che non piace neanche agli americani, 35 apparecchi costati 8,3 miliardi. Ma in Ucraina caccia e bombardieri non entrano più in azione, costosi e facili bersagli. Si combatte con i missili, e droni guidati da migliaia di chilometri, come in un videogioco. Tutti i ministri alla Difesa finora hanno fallito, ultima Ursula von der Leyen, e non perché fosse una donna. Un civile come può giudicare i consigli che riceve dai militari? Così finisce per sbagliare.
Carrista in dolce attesa