La fine di Luigi XVI e di Maria Antonietta, sua moglie, sono noti, fin troppo per fare un film che si aggiunge a una nutrita serie di titoli sull’argomento. Ma Le déluge (“Il diluvio”) si concentra sul periodo 1792 – 1793 che precede le decapitazioni separate dei sovrani.
Sequenze del genere potevano essere fatte solo da un regista esente dalla ritrosia francese nel trattare certi temi, in questo caso l’italiano Gianluca Jodice, che si avvale di due fuoriclasse transalpini: Guillaume Canet, irriconoscibile per il trucco e la parrucca pesante, e Mélanie Laurent.
Nondimeno Jodice si mostra abbastanza coraggioso nel raccontare la fine annunciata di due regnanti invisi al popolo e sprezzanti verso la povertà diffusa dell’epoca. Ne esce un’opera, selezionata per l’apertura dell’ultimo Festival di Locarno, che mostra pregi più che difetti, ma si allontana da modelli rimasti negli occhi del pubblico.
Mentre la Maria Antonietta del film omonimo di Sofia Coppola sembrava una modella, capostipite di una sfilata di costumi, ne Le déluge le atmosfere sono cupe. Le luci spesso basse disegnano profili inquieti, un’atmosfera da ultima spiaggia, con un tanfo di morte che cala impietoso sul pubblico. Difficile dire da quale parte si tenda a stare, se accettare cioè il verdetto cruento o avere pietà per due condannati che sarebbe meglio definire dead man walking.
Jodice appare più maturo che nel Cattivo poeta, con Sergio Castellitto che recitava D’Annunzio. Nel complesso si assiste a quasi due ore di spettacolo che poco o nulla hanno di spettacolare. Infatti è privilegiato lo scavo interiore di personaggi, che si trovano al di fuori dei loro panni consueti. Il re non è più tale; la regina è l’ombra di se stessa. Il procuratore, incaricato dal comitato rivoluzionario, esita a pronunciare il suo discorso.
È il segno di una realtà che cambia di minuto in minuto ed esige approcci che i protagonisti stentano a riconoscere. Un tocco di anacronistica modernità, trasportato più di due secoli addietro.
Le déluge – Gli ultimi giorni di Maria Antonietta di Giancarlo Jodice, con Guillaume Canet, Mélanie Laurent, 101′
Non è vero affatto che Luigi XVI e Maria Antonietta fossero due regnani invisi al popolo e sprezzanti verso la povertà. La loro caricatura dice così, ma la realtà era diversa.