L’Institut Lumière di Lione – diretto da Thierry Frémaux – dal 22 novembre 2024 al 28 gennaio 2025 dedica una rassegna all’epoca d’oro del nostro cinema, il 1947-1978, quando fiorisce la commedia in ogni forma: satira, umorismo nero, burlesque, assurdo… A popolarla, personaggi tanto formidabili o miserabili e spesso meravigliosamente o mostruosamente comici.
La retrospettiva si aprirà venerdì 22 novembre, alle 20.30, con Una vita difficile di Dino Risi (1961), interpretato da Alberto Sordi, Lea Massari, Claudio Gora. Ecco gli altri film in programma:
L’onorevole Angelina di Luigi Zampa (1947);
Parigi è sempre Parigi di Luciano Emmer (1951);
Due soldi di speranza di Renato Castellani (1952);
Pane, amore e fantasia di Luigi Comencini (1953);
I vitelloni di Federico Fellini (1953);
Miseria e nobiltà di Mario Mattoli (1954);
Peccato che sia una canaglia di Alessandro Blasetti (1954);
Lo scapolo di Antonio Pietrangeli (1955);
Fortunella di Eduardo De Filippo (1958);
I soliti ignoti di Mario Monicelli (1958);
Il vedovo di Dino Risi (1959);
Il vigile di Luigi Zampa (1960);
Divorzio all’italiana di Pietro Germi (1961);
A cavallo della tigre di Luigi Comencini (1961);
Il sorpasso di Dino Risi (1962);
Il boom di Vittorio De Sica (1963);
Il maestro di Vigevano di Elio Petri (1963);
Ieri, oggi e domani di Vittorio De Sica (1963);
I mostri di Dino Risi (1963);
Sedotta e abbandonata di Pietro Germi (1964);
Matrimonio italiano di Vittorio De Sica (1964);
I complessi di Luigi Filippo D’Amico, Dino Risi e Franco Rossi (1965);
Riusciranno i nostri eroi a ritrovare il loro amico misteriosamente scomparso in Africa? di Ettore Scola (1968);
Per grazia ricevuta di Nino Manfredi (1971);
In nome del popolo italiano di Dino Risi (1971);
Mimi metallurgico ferito nell’onore di Lina Wertmüller (1972);
Lo scopone scientifico di Luigi Comencini (1972);
Pane e cioccolato di Franco Brusati (1974);
Mio Dio, come sono caduta in basso! di Luigi Comencini (1974);
Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare di agosto di Lina Wertmüller (1974);
C’eravamo tanto amati di Ettore Scola (1974);
Profumo di donna di Dino Risi (1974);
Fantozzi di Luciano Salce (1975);
Amici miei di Mario Monicelli (1975);
Brutti, sporchi e cattivi di Ettore Scola (1975);
Primo amore di Dino Risi (1978).
La commedia all’italiana è un genere che la critica cinematografica italiana coeva ha per lo più sottavalutato, se non disprezzato. E’ stata la critica francese (Michel Mourlet, Michel Marmin, Bertrand Tavernier, poi lo storico del cinema Jean A. Gili…) a considerla non soltanto un genere a sé rispetto alla farsa, ma valutandola superiore al cinema di commedia francese coevo.
Eppure tuttora quasi sempre sono solo le versioni dvd o blu-ray in lingua italiana con sottotitoli francesi a presentarli con un apparato critico di rispetto.
Poiché il tempo fa giustizia, nella rassegna lionese ci sono film che tanti cinefili e vari cinema d’essai italiani giudicano prodotti di consumo (Fantozzi di Luciano Salce) o come “neorealismo rosa” o farsa: Peccato che sia una canaglia, Pane amore e fantasia, Miseria enobiltà… Tenetene conto.
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