Pubblichiamo per gentile concessione dell’editore Passaggio al Bosco un estratto del saggio di Adriano Scianca “Il tempio non e’ in vendita”, dedicato al poeta americano EzraPound”
Il destino di Ezra Pound è racchiuso nel suo nome. Si è molto scritto sulla curiosa coincidenza per la quale il poeta che più di tutti, nella modernità, si è interessato alla moneta facesse di cognome Pound, come la sterlina britannica. Si è meno riflettuto sui significati racchiusi nel nome. Ezra: un nome da profeta. Il poeta lo aveva ereditato dal suo prozio per parte della madre Isabel, Ezra Brown Weston, ma lui aveva un suo modo per spiegarlo: secondo l’autore dei Cantos, il nome aveva un’origine egiziana e derivava da Ez, «nascente», più Raa, titolo onorifico della divinità del sole. Per tutta l’infanzia, del resto, Ezra fu chiamato dai suoi famigliari con il diminutivo di Ra (pronunciato «Ray»). Il piccolo Ra divenne in seguito uno degli intellettuali più originali, colti e completi dell’epoca moderna. La riflessione sul divino non lo abbandonerà mai. Ezra Pound scriverà libri sull’economia, il teatro, la pedagogia, la scrittura cinese, la politica, oltre che ovviamente sulla letteratura e la poesia. Non scriverà mai, invece, un libro sulla religione. Eppure, possiamo dire che la meditazione sul sacro rappresenti una sorta di traccia nascosta di tutta la sua poetica. Le origini familiari di Pound rimandano a un’educazione nel solco della tradizione puritana. Il nonno, Thaddeus Coleman Pound, era stato allevato nel rispetto della religione quacchera, anche se si era dilettato in frenologia, spiritismo e «guarigioni magnetiche». Il padre Homer, invece, aveva aderito alla religione presbiteriana, seguendo la moglie Isabel, e divenne anche amministratore della chiesa a Jenkintown, un sobborgo di Philadelphia, dove i Pound si erano trasferiti nel 1890. Qui, secondo la figlia Mary de Rachewiltz, aiutava anche Homer a dare lezioni di catechismo ai figli dei poveri e degli immigrati. Più tardi, la famiglia traslocò ancora e i Pound finirono a Wyncote, in Pennsylvania, dove Ezra frequentò una scuola quacchera. A 11 anni, nel marzo 1897, egli fece ufficialmente professione di fede nella chiesa presbiteriana di Calvary, a Wyncote. Pound aveva stretto amicizia con il figlio del pastore, insieme al quale, per scherzo, aveva inventato un genio con poteri divini. Nel 1901, a Calvary arrivò un nuovo pastore, William Barnes Lower, che si diede da fare per organizzare corsi di Bibbia per ragazzi. Benché il reverendo Lower fosse una persona cordiale, Pound cominciò a staccarsi in quel momento dalla chiesa, anche se continuò a frequentarla fino a che non andò al college. Per il resto della sua vita, studiò ogni tipo di culto, presente e passato, accumulando una vasta cultura e sviluppando – come vedremo nelle pagine che seguono – una propria, originalissima visione del sacro, ma non fu più inserito organicamente in una Chiesa. La figlia ha ricordato: «Non l’ho mai visto pregare in senso stretto, recitando, per esempio, il Padre nostro o l’Ave Maria, ma diceva che, se avesse potuto scegliersi i propri santi, non gli sarebbe dispiaciuto essere cattolico». Non che mancassero riferimenti cristiani, nella sua personale galleria di riferimenti. Amava, per esempio, la teoria del giusto pezzo medievale. Aveva tradotto i Pensieri sull’amore del teologo medievale Riccardo di San Vittore e citava spesso Scoto Eriugena. E, ovviamente, aveva studiato in profondità Dante Alighieri. Erano però riferimenti inseriti in una visione più ampia, radicalmente innervata di paganesimo, trasversale a qualsiasi confessione istituzionale e ostile a ogni bigottismo.
Il tempio non e’ in vendita di Adriano Scianca per Pasaggio al Bosco, acquistable qui