“Eurasia” è una rivista di studi geopolitici che elabora analisi, approfondimenti e ricostruzioni di carattere sociale ed economico. Ogni numero è arricchito da un dossario esauriente su uno dei temi all’ordine del giorno di politica estera. Non mancano saggi e proiezioni anche in settori strategici come l’energia, le tematiche relative agli scontri fra etnie, la dinamica dei conflitti e le contese per aree continentali. Una rivista di orientamento oltre che di informazione, con interviste a personaggi di tutti gli scenari politici del mondo.
Il direttore, Claudio Mutti, si avvale di una serie di collaboratori qualificati e di un comitato scientifico di tutto rispetto, composto da diplomatici, analisti, docenti universitari, economisti, studiosi che lavorano per Istituti di ricerca stranieri e italiani. Questo trimestrale esce da ventun anni senza interruzioni occupandosi di argomenti fondamentali per la politica e la storia del nostro pianeta, ma di nicchia. Gli ultimi due numeri sono, come di consueto, ricchi di analisi, dossari e ricerche. Nel numero 3 del 2024 (luglio-settembre 2024; pagg.207; euro 20) si analizzano le conflittualità diffuse nello scacchiere internazionale, definite complessivamente “La guerra mondiale a pezzi”, con le contese non solo fra Russia e Ucraina e nella striscia di Gaza fra Israele e Hamas. Vengono analizzate le guerre degli Houthi nello Yemen, la guerra “ibrida” da parte dell’Ucraina e dell’Occidente contro la Russia e le tensioni per il braccio di ferro fra Cina e Taiwan per l’indipendenza di quest’ultima, la politica di Israele e quella della Turchia nell’ambito dello scenario del vicino Oriente. Chiude il fascicolo una serie di documenti sulla Palestina, l’intifada, i paesi arabi.
Un panorama ampio con un ventaglio di notizie e di interpretazioni inedite è offerto nel numero 4 (ottobre – dicembre; pagg. 206; euro 20), appena uscito, il cui dossario è dedicato a un tema centrale nel dibattito di questi ultimi decenni: “L’Occidente allo sbando”. Si tratta di una proiezione culturale e politica, pertanto il tema viene affrontato da più punti di vista: dalle prospettive geopolitiche di fine “impero” con gli Usa che vivono difficoltà politiche oggettive, all’Occidente che di fatto non ha una guida reale nonostante sia egemonizzato dagli Usa. E Biden commissariato da Harris-Blinken, del resto, non garantisce nulla di buono. In questo scenario, una nuova amministrazione Trump potrebbe avviare una resa dei conti fra gli apparati di potere Usa. Nei fatti questo momentaneo “vuoto di potere” non gioca a favore di nessun paese occidentale. Segue un saggio di approfondimento sull’attacco ucraino alla regione di Kursk del 6 agosto scorso. Un’offensiva che ha attratto l’attenzione dell’opinione pubblica mondiale sulla Palestina. Vengono analizzate le ricadute e, a lungo termine, gli esiti che questa iniziativa potrà avere. Segue un’approfondita analisi della politica anticinese degli Usa a partire dal 2018, quando i rapporti fra le due potenze si deteriorarono con il lancio della guerra commerciale voluta da Trump. Rapporti compromessi anche da altri fattori come la pandemia e le tensioni regionali. Inoltre, vengono affrontate la storia e l’evoluzione della Turchia, che ha vissuto stagioni diverse e contraddittorie, si pensi a questa nazione dapprima avviata dal kemalismo al laicismo che poi ha virato verso il recupero delle proprie tradizioni e della propria religione. Di particolare interesse l’analisi di come la politica estera Usa possa incidere sulla politica turca nel caso vincesse le elezioni Donald Trump. Ancora tanti argomenti studiati e analizzati come il quadro storico dell’area israeliana e l’archeologia biblica. E per concludere approfondimenti sulla Thailandia e sul Venezuela e una serie di interviste, oltre alla pubblicazioni di documenti di vari periodi storici. Infine, varie recensioni.