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F1. Ferrari concede il bis: Sainz vince in Messico

Lo spagnolo si regala una giornata da grande protagonista, davanti a Lando Norris e Charles Leclerc

by Lorenzo Proietti
28 Ottobre 2024
in Scritti
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Sul circuito dedicato ai Fratelli Rodriguez va in scena il Gran Premio di Città del Messico, il ventesimo della stagione di Formula 1 2024.

Lungo 4304 metri, con 17 curve, il tracciato messicano è situato a 2238 metri sul livello del mare.

L’aria rarefatta è un’incognita, soprattutto per i motori, riducendo al contempo la resistenza all’avanzamento: conseguentemente, la possibile valutazione su assetti delle monoposto più carichi aerodinamicamente.

La Pirelli ha scelto le mescole più morbide della gamma: le C5 (Soft), le C4 (Medium) e le C3 (Hard).

 

Le prove libere

Le FP1 del venerdì, caratterizzate da un brutto contatto tra Oliver Bearman (pilota di riserva Ferrari) e Alexander Albon (Williams), non hanno consentito di lavorare al meglio.

Il primato è stato di George Russell, in 1’17”998 (Soft).

Nelle FP2, allungate di mezz’ora (salvo poi un incidente di George Russell con annessa bandiera rossa), si sono provate le gomme C4, C5, C6, per l’anno prossimo.

Le seconde libere sono state comunque appannaggio di Carlos Sainz, in 1’17”699.

Nelle FP3 del sabato, davanti a tutti si è issato Oscar Piastri, in 1’16”492 (Soft).

 

Le qualifiche

Le prove ufficiali cominciano con la Q1, primeggiata da Lando Norris, in 1’16”505 (Soft).

Non positive le qualifiche di Oscar Piastri e Sergio Perez, diciassettesimo e diciottesimo, entrambi eliminati già nella Q1.

Il britannico della McLaren si è ripetuto nella Q2, col tempo di 1’16”301 (Soft), anche se la graduatoria della manche è stata in parte condizionata da un’altra bandiera rossa, sventolata a dieci secondi dalla fine.

In curva 12, infatti, Yuki Tsunoda è andato a colpire le barriere di protezione, precludendosi una qualifica di livello.

Il grande protagonista della decisiva Q3 è invece Carlos Sainz, dapprima poleman provvisorio – dopo il primo run – in 1’16”055, poi migliorato fino all’1’15”946 che gli consegna la pole position.

Alle sue spalle, Max Verstappen, Lando Norris, Charles Leclerc, George Russell, Lewis Hamilton.

 

La gara

Esteban Ocon comincia dalla corsia dei box (cambio di centralina e batteria) sulle Hard, la stessa mescola scelta da Liam Lawson, Valtteri Bottas, Franco Colapinto, Sergio Perez e Guanyu Zhou; gli altri, sulle Medium.

Allo spegnimento dei semafori, Sainz ha un buono spunto, sebbene Verstappen lo affianchi quasi subito e Norris sfrutta il lungo tratto di rettilineo per mettersi nella scia dell’olandese.

Alla frenata della prima chicane, Sainz è ancora appaiato al Verstappen, che allunga la staccata e lo spinge, all’esterno; tagliata la curva, lo spagnolo deve desistere, lasciando la testa al pilota della Red Bull.

A centro gruppo, Alexander Albon e Yuki Tsunoda si toccano: gara finita per entrambi e Safety Car chiamata in pista.

Comincia male anche la giornata di Perez, che pure nelle battute iniziali era risalito da diciottesimo a tredicesimo, ma la partenza anticipata gli costa 5” di penalità.

La neutralizzazione perdura fino alla fine della tornata numero 6: si riparte dal giro 7, con Verstappen, Sainz, Norris e Leclerc al vertice.

Al giro 9, sfruttando la scia e il DRS, Sainz attacca Verstappen all’interno, cesellando la manovra dopo l’incrocio delle traiettorie, in uscita dalla curva 3.

L’olandese è in difficoltà con l’ibrido e subisce l’attacco all’esterno di Norris alla chicane del Lago, curva 4-5.

Verstappen, sull’interno, non può che frenare tardi, condizionando l’approccio alla chicane del britannico.

Per poco, i due non tamponano Sainz e così il pilota della McLaren va sull’erba, restando davanti.

In uscita dalla curva 6, però, Verstappen ha una buona accelerazione e si rinfila all’interno della curva 8, nelle Esses: Norris non chiude la porta, subisce la manovra ma arriva leggermente largo, spinto dal suo avversario.

Ne approfitta Leclerc, che affrontando la traiettoria normale, in pochi metri si ritrova secondo.

La condotta fin troppo aggressiva di Verstappen, oltre il limite nelle due fattispecie di duello con Norris, gli costa una penalizzazione di 10”.

Al giro 15, s’infiamma anche la battaglia tra le due Mercedes, con Russell su Hamilton, all’interno della prima frenata, per la quinta piazza virtuale.

In testa, le due Ferrari girano tra il minuto 21” basso e il 22” alto, ma in generale i distacchi restano abbastanza contenuti.

Nel giro 18, altro confronto molto duro, tra Perez e Lawson per la decima piazza, con il neozelandese della Racing Bulls che rintuzza il tentativo del messicano, tra la curva 5 e la 6.

Il sorpasso sulla via di fuga, nel curvone 8 su Norris, costa a Verstappen altri 10” di penalità.

Ciononostante, il britannico della McLaren dimostra la voglia di provarci in pista e si fa anche vedere negli specchietti.

L’olandese della Red Bull rientra comunque alla fine del giro 26, per scontare i 20” e cambiare le gomme, passando alle dure: da terzo, Verstappen scende quindicesimo.

Al termine del giro 29 è la volta di Hamilton, della tornata 30 di Norris e del passaggio 31 di Leclerc e Russell, tutti per le dure.

Carlos Sainz effettua il cambio al termine del giro 32, riprendendo la carreggiata in testa, davanti a Leclerc.

Più indietro continuano i confronti, vista per altro la scelta di Oscar Piastri e di Liam Lawson di allungare lo stint: Russell e Hamilton, in battute diverse, li sorpassano, riportandosi quarto e quinto.

Nel frattempo, anche Verstappen prova a risalire e al giro 36 si è portato ottavo, grazie al sorpasso su Franco Colapinto.

Piastri mette le dure alla fine del giro 39 e poco dopo, alla prima frenata (giro 40), Kevin Magnussen sorpassa Colapinto ed è settimo.

Il pilota della Williams avrebbe effettuato la sua prima sosta (dalle dure alle medie) alla fine del passaggio 47.

Nel suo recupero, Piastri passa Pierre Gasly (giro 44) ed entra in zona punti, è nono dopo la sosta di Colapinto e poi virtualmente ottavo – al giro 56 – con il sorpasso su Hulkenberg.

Alle spalle delle Ferrari e di Norris, i due piloti della Mercedes si ritrovano vicini, con Hamilton nel posteriore di Russell per diverse tornate.

Un impegno simile lo ottiene Leclerc con Norris, visto che al giro 59 il britannico si è portato ad un secondo dal monegasco.

Al giro 61 Hamilton ci prova, all’esterno della seconda chicane e poi della curva 6, ma il compagno lo rintuzza.

La tornata successiva certifica invece che Norris – da diversi passaggi il più rapido in pista – è giunto nello scarico della Ferrari di Leclerc.

Al giro 62, sotto pressione, il pilota della Ferrari perde il posteriore in curva 17, l’ultima e deve allargarsi nella via di fuga; Norris massimizza l’accaduto e il monegasco scende di una posizione.

Hamilton, da parte sua, sopravanza Russell all’esterno della prima frenata al giro 66 e si porta quarto.

Al termine del giro 69, Leclerc è richiamato ai box, alla ricerca del giro più veloce: le gomme scelte sono infatti le Soft.

Alla fine dei 71 giri in programma, la bandiera a scacchi saluta la vittoria di Carlos Sainz, la quinta stagionale per la Ferrari.

Sul podio, con lui, salgono Lando Norris, secondo e terzo Charles Leclerc.

Il monegasco ha ottenuto anche il punto per il giro più veloce, grazie all’1’18”336 della tornata 71, l’ultima.

Quarto Lewis Hamilton, quinto George Russell, poi Verstappen, Kevin Magnussen, Oscar Piastri, Nico Hulkenberg e Pierre Gasly.

La Formula 1 tornerà in pista il prossimo fine settimana, a San Paolo del Brasile, proprio per il Gran Premio di San Paolo.

Lorenzo Proietti

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