“Italiani d’Argentina” è un progetto ideato e diretto da Stefano Angelucci Marino e Rossella Gesini del Teatro del Sangro, si portano al Ridotto del Teatro Comunale nella città dell’Aquila (e nel Teatro Arcobaleno di Roma, nella Sala Lepanto di Marino, nel Teatro Comunale di Locri e nel Teatro Comunale di Vejano) gli sguardi, i corpi e le opere della numerosa e dinamica comunità di origine italiana in Argentina, per raccontare attraverso eventi internazionali, spettacoli teatrali, spettacoli per promuovere la cultura teatrale-artistica nella Scuola e nel Sociale, campus formativi, convegni e incontri, la nostra cultura e la sua vitalità. Si tratta di scoprire, conoscere e riconoscere l’Italia che è fuori dall’Italia. “Italiani d’Argentina” si propone come un momento unico di riflessione per artisti, studiosi, giornalisti, studenti di varie parti del mondo, che nel 2024 si incontrano per iniziare a ricercare nuove chiavi di lettura che vadano oltre la tradizione e che permettano di costruire possibili scenari della contemporaneità.
“Italiani d’Argentina” ha ottenuto il riconoscimento dal Ministero della Cultura di “Progetto Speciale” 2024 per il teatro. Partner del progetto sono: Regione Abruzzo, Comune dell’Aquila, Teatro Stabile d’Abruzzo, Ambasciata Argentina/Casa Argentina Roma, Agita e Università degli Studi dell’Aquila.
Dal 10 al 26 settembre arriveranno a L’Aquila drammaturgie di autori italiani e italoargentini classici e contemporanei, messi in scena da registi e attori argentini, italoargentini e italiani, selezionati fra quelli di maggiore interesse culturale e spettacolare.
Per “Italiani d’Argentina” sbarcheranno in Italia Ruben Pires, Marina Tamara Kohanoff, Luis Longhi, Agustina Toia, Severo Callaci, Patricia Zangaro e Nicolas Ferraro.
Ruben Pires, regista e docente teatrale di Buenos Aires, con l’attrice e musicista Marina Tamara Kohanoff, mostrerà le sue regie di “Stéfano” e “El Organito” di Armando Discepolo, autore italoargentino degli anni trenta, capofila del grottesco criollo e unanimemente considerato uno dei padri del teatro nazionale. Ruben Pires sarà anche il protagonista di un campus formativo per attori professionisti sul romanzo “Rosaura alle dieci” di Marco Denevi, scrittore italoargentino di intrecci tra il mistero e il poliziesco, che ha raggiunto la notorietà internazionale nel 1955 con “Rosaura alle dieci”.
Luis Longhi, attore, musicista e regista italoargentino, presenta lo spettacolo “Todos los pajaros que me saludan tienen la sonrisa de Gardel”. Scritto e diretto da Sebastian Irigo, è la storia di un giovane artista in cerca di ispirazione, con l’unica bussola esistenziale rappresentata dal padre Antonio, un immigrato italiano, musicista, arrivato giovanissimo in Argentina.
Agustina Toia e Severo Callaci, attori e registi italoargentini della città di Rosario, presentano l’opera pluripremiata in America Latina e in Europa “Le Giovanne (una eresia cosmica)”. Una sequenza di storie e di quadri scenici dall’atmosfera surreale si svolge sotto lo sguardo attento degli spettatori. Una successione di donne, ognuna di una diversa nazionalità ma tutte rispondenti al nome “Giovanna”, tutte vittime di violenze, offese e umiliazioni ma, allo stesso tempo, un unico modello di donna che vuole conquistare la libertà, che vuole far sentire il suo grido di ribellione. Patricia Zangaro è una importantissima drammaturga italoargentina, le sue opere sono state tradotte in francese, inglese, portoghese e italiano. In videocollegamento con “Italiani d’Argentina” dialogherà sul teatro di Patricia Zangaro il Dott. Sergio Colella, che lavora da diversi anni nei settori dell’educazione e della formazione in ambito scolastico. La particolarità del lavoro di Sergio Colella è la centralità offerta all’esperienza artistica, in particolare quella teatrale, proposta come elemento innovativo e motivante nella ridefinizione dei processi e dei prodotti dell’insegnamento e dell’apprendimento. Tra le personali esperienze culturali e professionali di straordinario significato formativo è da sottolineare il periodo di attività teatrale svolto tra Milano e Buenos Aires con il gruppo Comuna Baires. Seguono poi per circa quindici anni i ruoli di responsabilità istituzionale come docente e dirigente scolastico MAE in Argentina, Cile, Uruguay e Venezuela.
Nicolás Ferraro, nato a Buenos Aires nel 1986, è un autore italoargentino, scopre la letteratura noir e criminale grazie al videogioco Max Payne, che da quel momento sale sul podio accanto agli hamburger e all’NBA. È tifoso dell’Independiente, degli Utah Jazz e di troppi autori da nominare. Mentre si stava laureando come disegnatore grafico all’Università di Buenos Aires si guadagnava da vivere giocando a poker. Attualmente lavora presso la Biblioteca Nacional Mariano Moreno. Un profilo interessantissimo e tutto da scoprire, in videocollegamento per “Italiani d’Argentina” dialogherà con Giorgio Ballario, nato a Torino nel 1964, giornalista de La Stampa. Ha pubblicato racconti in svariate antologie giallo-noir e sei romanzi. Nel 2010 ha vinto, con Morire è un attimo, il Premio Archè Anguillara Sabazia e nel 2013 il Premio GialloLatino con il racconto Dos gardenias. Dal 2014 è presidente di Torinoir, sodalizio di scrittori torinesi malati di noir.
Completano l’offerta di spettacoli per “Italiani d’Argentina” le compagnie italiane Mutamenti Teatro Civico 14 di Caserta con “Desaparicion”, 3 Mestieri di Messina con “Elisabetta e Limone” di Juan Rodolfo Wilcock, “Arturo lo chef in Sudamerica” del Teatro del Sangro e il Teatro Stabile d’Abruzzo con “Stéfano” di Armando Discepolo.
Parallelamente al programma di spettacoli serali, dal 15 al 20 settembre a L’Aquila saranno ospitati otto spettacoli per una rassegna di Teatro Educazione, otto scuole di teatro da tutta Italia (Treviso, Roma, Firenze, Udine, Livorno e Salerno) che, nel campo del Teatro Educazione, presenteranno i loro lavori originali sul tema largo dei diritti e della italianità. Ogni gruppo-scuola sarà a L’Aquila per tre giorni, partecipando a laboratori tematici ed eventi collegati alla manifestazione principale. Questo grande coinvolgimento delle scuole sarà diretto e curato da Rossella Gesini e Salvatore Guadagnuolo e realizzato in collaborazione con Agita, associazione leader del settore teatro – educazione costituitasi legalmente nel 1994, con l’obiettivo di promuovere la cultura teatrale-artistica nella Scuola e nel Sociale, di valorizzarne le espressioni richiamando l’attenzione collettiva – e non solo degli addetti ai lavori – verso un fenomeno diffuso nel nostro Paese e di estremo interesse.
Dal 15 al 26 settembre 2024 nel Foyer del Ridotto del Teatro Comunale dell’Aquila sarà allestita una mostra sulle donne Italiane d’Argentina, attraverso fotografie, documenti, cimeli e materiale filmico. La mostra sarà presentata in collaborazione con Casa Argentina – l’Ufficio Culturale dell’Ambasciata di Argentina a Roma – ed è curata direttamente dal Comites (Comitato Italiani all’Estero) della città di Rosario in Argentina.
Il 19 settembre alle ore 18.00 al Palazzetto dei Nobili a L’Aquila ci sarà la presentazione del volume “Cielo Libre” (Valore Italiano Editore). Questa versione 2023 di “Cielo Libre” è la prima ristampa della edizione pubblicata nel 2015. Versione, termine scelto con cura, perchè a partire da questa edizione cartacea il volume si accompagna con un cortometraggio di circa venti minuti realizzato da Sergio Colella, uomo di teatro e profondo conoscitore del mondo argentino. Grazie infatti al contributo degli attori di El Brio Teatro di Buenos Aires diretto da Nayla Pose ora è possibile ascoltare questo poema moderno nella forma espressiva della videopoesia.
Il 20 settembre alle ore 10.30 al Palazzetto dei Nobili a L’Aquila avrà luogo una interessantissima tavola rotonda dal titolo “Il teatro degli italiani d’Argentina”. Sergio Colella dialogherà sul tema con Hugo Samek, regista e musicista argentino, Nicoletta Oscuro, attrice, Ruben Pires, regista argentino, Luis Longhi, attore e musicista italoargentino e Marina Tamara Kohanoff, attrice e musicista argentina.
Il programma di “Italiani d’Argentina” sarà completato da un ciclo di incontri, a cura del Teatro del Sangro, sulle figure e le opere di Roberto “Tito” Cossa, Lucio Fontana, Armando Discepolo, Daniel Veronese e Marco Denevi.