La polvere di stelle è tornata a posarsi sul Lido. Sono tornate le star di Hollywood, assenti nel 2023 per solidarietà con lo sciopero degli sceneggiatori. Così la Mostra del Cinema di Venezia ha raccolto quest’anno molte attenzioni. Anch’io, che provengo da una professione molto distante talora descritta nei film di guerra, osservo sia i film, sia chi guarda i film.
Ebbene, la Mostra – ideata da Giuseppe Volpi nel 1932 – è sempre un’occasione eccezionale per mettere alla prova potenziali capolavori, per confermare popolarità, per cominciare carriere, ma anche per riflettere su temi che il mainstream emargina e per ribadire la complessità e la bellezza di un’arte applicata, che propone, oltre a sogni e chimere, problemi.
Prevalentemente giovane, il pubblico segue con attenzione e spirito critico la Mostra, apprezzando lo sforzo di fantasia nella creazione di nuove storie, nel generare riflessioni, un processo che sempre più pare l’opposto del mondo omologato dei social media. Intanto gli attori si abbandonano all’abbraccio, spesso reale, del pubblico e dei fan, che assistono alle presentazioni.