Gabriele Volpi propone che la Pro Recco Pallanuoto, che rimarrà di sua proprietà, con relativi titoli sportivi, dismetta l’attività agonistica e si occuparsi di filantropia attraverso lo sport, per praticare il quale nascerà Recco Waterpolo.
Un progetto che ricorda quello del 2010. Volpi, allora, intendeva unire le società di pallanuoto del territorio in una squadra, la Golfo Paradiso Waterpolo. Pro Recco Pallanuoto e Rari Nantes Camogli, pur rimanendo proprietari dei titoli sportivi, avrebbero abbandonato l’attività agonistica per abbracciare finalità sociali.
Si aprì quindici anni fa il primo duro, serrato confronto tra buona parte dell’amministrazione comunale (ero sindaco da un anno) e Volpi.
Da parte dell’amministrazione comunale furono interpellati avvocati, si mobilitarono i tifosi, ma soprattutto i campioni della vecchia Pro Recco presero una posizione contraria.
Queste cose insieme e, forse, anche in quei giorni l’improvvisa morte di Enrico Guidotti (uno del mitico Settebello) fecero sì che il progetto finisse in un cassetto.
Oggi come allora Città di Recco e Pro Recco Pallanuoto, con i suoi titoli sportivi, non sono separabili, nemmeno per scelta di chi la Pro Recco ama e ne ha fatto una stella assoluta.
Ben vengano, dunque, iniziative, innanzitutto dell’amministrazione comunale, per fare chiarezza e a far si che Pro Recco voglia dire pallanuoto, con tutta la sua storia.