Carré di riccioli biondi, sorriso da Isabella Rossellini, franchezza preziosa, solido senso dell’umorismo, memoria d’elefante, da 30 anni Nathalie Lourau è anima e corpo di Point de Vue. Capo-servizio dell’archivio fotografico, da lei interamente ammodernato, diventa
capo-redattore, poi vice direttore.
di re, un’altra sposarsi, in ordine sparso ha detto addio, fra gli altri, a Lady Diana, Queen Mumm e Ranieri III, al duca di Edimburgo, a Aznavour, a Belmondo e a Johnny Halliday, poi infine a Elisabetta II, che – Nathalie ce l’aveva detto – sarebbe stata per lei il segnale di partenza.
Dalla confezione dei numeri speciali (talora in tempi miracolosi) a quella dei numeri omaggio, è con “Nath” che Point de Vue ha vibrato a ogni importante attualità.
Per anni, in tanti l’hanno letta su Point de Vue, in tanti hanno acquistato il suo libro insuperabile, Trésors d’archives, pubblicato per i 70 anni della rivista e scritto in collaborazione con Raphaël
Morata. Spesso, al telefono, i lettori le hanno confidato giudizi sulle scelte editoriali, ora per felicitarsi, ora per sgridarci.
E poiché tutte le belle cose hanno un inizio, Nathalie – così spesso vestita alla marinara – prende il largo verso la Bretagna. Una nuovavita nel Finistère, un pezzo di cuore in Lorena, un figlio a Tolone,
un altro a Parigi, ma anche, per i lunghi mesi d’inverno, un angolo di giungla e di cielo blu. I suoi progetti saranno proporzionati alla sua formidabile gioia di vivere.
La vediamo partire con dispiacere, e anche con riconoscenza. Grazie, Nathalie, per le risate, per il provvidenziale rum nei momenti difficili, per l’inesauribile entusiasmo, per le mille idee da
copertina, per i grandi momenti di scelta comune, nello stesso tempo, di migliaia di immagini di matrimoni regali, giubilei di nozze d’argento e d’oro e altre settimane dell’alta moda.
Grazie per ciò che abbiamo costruito insieme e per ciò cui abbiamo resistito. Grazie anche per aver passato il testimone alla nuova generazione di appassionati e alla squadra che ti succede. Ti
auguriamo un buon mare e un miglior vento, sperando che, di tanto in tanto, spirando verso terra, ti riconduca a noi.
Point de Vue, n. 3958