Giuliano Amato è giudice della Corte costituzione. L’ex presidente del Consiglio socialista ed uomo di sinistra in eternis, è stato nominato dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano come sostituto di Franco Gallo all’interno della consulta. Si legge in fatti in una nota del Quirinale: “Il Presidente della Repubblica con decreto in data odierna, ha nominato ai sensi dell’art. 135 della Costituzione, Giudice della Corte Costituzionale il Professore Giuliano Amato”. Un mandato, dunque, che sarà operativo soltanto dal prossimo 16 settembre. A controfirmare il decreto – come impone la legge- è l’attuale presidente del Consiglio, Enrico Letta.
Una nomina perfettamente in linea con il dettato Costituzionale, che suscita però le perplessità di buono parte degli italiani. E non solo di destra. Dopo le quattro nomine dei senatori a vita dei scorsi giorni, Giorgio Napolitano punta nuovamente su di una opzione che guarda solo ed esclusivamente al mondo politico-culturale della sinistra istituzionale. Una scelta che nell’immediato ha suscitato non poche reazione sul web.Il commento di Gianluigi Paragone: “Complimenti Presidente!”. C’è poi chi, da Twitter, sottolinea: “Da ora si aggiungerà un nuovo stipendio ad Amato”.
Una nomina dunque di peso. Che potrebbe incidere sugli orientamenti della stessa corte, che da qui a breve potrebbe decidere su questioni rilevanti per gli equilibri sociali del sistema Italia. Giustizia, riforme, omofobia e genitorialità. Lecito è dunque interrogarsi, già da ora, sulla terzietà culturale della corte. Anche se, ovviamente, sarà solo il tempo a rendicontare sull’effettivo peso politico di questa nuova nomina. Intanto, dopo la “buca” sulla mancata elezione del dottor Sottile alla presidenza della Repubblica, siamo certi che Amato non resterà senza incarichi di prestigio per il nuovo anno. Tutto questo in barba ai tentativi di rinnovo della classe dirigente del paese.