Persuasion, ultimo romanzo di Jane Austen, viene pubblicato postumo nel 1818, allorquando in Inghilterra (nella cosiddetta Età della Reggenza) la schiavitù non era ancora stata abolita.
Persuasion, film ricavato nel 1995 dal romanzo, correttamente (alla stregua d’altronde delle altre trasposizioni delle opere austeniane) rappresenta un mondo, una società d’epoca inglese, nei quali dei neri non v’è traccia, financo tra la servitù.
Persuasion, pellicola del 2022, propone una situazione assolutamente diversa, laddove larga parte dei protagonisti – attenzione, non che l’ambientazione quanto al momento storico e sociale sia mutata -, alto borghesi o nobili che vengano rappresentati, sono neri.
Nella quale, perfino, i matrimoni misti appaiono normali.
Una del tutto analoga raffigurazione collettiva si è assai recentemente avuta sullo schermo in altre occasioni (la serie televisiva Bridgerton, in particolare).
Da notare come il film del 2022, contrariamente al datato ‘95, e l’ora citato serial siano di produzione americana.
Orbene, quali le ragioni di questa profonda falsificazione non differentemente definibile?
Con buonissima probabilità, determinante, in specie ma non solo negli Stati Uniti, la decisione presa di rivedere e negare un passato che in ossequio infine, semplificando, al politically effect, si ritiene debba essere tout court cancellato.
Tra le infinite conseguenze, vie più se come quasi certo si procederà per questa via, mistificando, dato l’impatto dell’immagine in specie filmica e televisiva prevalente senza competizione, una completa ignoranza in particolare a danno delle nuove generazioni.
Altresì – essendo il politicamente corretto la quintessenza dell’idiozia – il nascere tra i neri in genere (nessuno infine baderà all’ambientazione inglese, tutti generalizzeranno) di una domanda: quali accadimenti hanno provocato un tanto considerevole loro regresso?
Se duecento anni fa partecipavano a pieno titolo, alla pari, naturalmente, alla vita borghese e nobile, come è stato possibile in seguito cospicuamente retrocedere?
Ignoranza ? Questa è promozione allo stato puro e viaggia in parallelo con gli arrivi massicci di immigrati. Oltre a reinventare il passato ci offrono una chiara (anzi no) proiezione del futuro.
Pellicola distribuita da Netflix (a cui si deve una versione,in formato serie tv, della guerra di Troia con Achille, Patroclo e Zeus neri), da sempre recettiva ai peggiori cascami della cultura woke. L’unica cosa che si può fare è boicottare prodotti legati alla sfera Netflix, come sta avvenendo con Disney, che infatti (negli ultimi anni)ha preso scoppole leggendarie e subito perdite clamorose rispetto alle previsioni d’incassi. La reazione della gente ha portato a coniare (in America) il famoso detto”go woke,go broke”. Non si arrenderanno facilmente e forse non si arrenderanno affatto visto che hanno programmi a lungo termine ; ma almeno non permetteremo loro di guadagnarci pure…
I padroni di Netflix fanno parte della stessa cricca che compone la maggioranza del governo Biden, la maggioranza dello staff di Trump, nonché la maggioranza dei ruoli chiave in Pfizer. E potremmo andare avanti con Hollywood etc etc. Eh ma non si può dire… Com’è che diceva quel verme di Voltaire, chi non ti è permesso criticare è colui che effettivamente governa.