Mentre la guerra infuria in Europa, mentre le tensioni geopolitiche crescono su scala globale, in occasione del LXXX anniversario dello sbarco in Normandia, le forze armate sono sempre più presenti nella quotidianità.
Per le Olimpiadi quest’estate dunque molti soldati presidieranno Parigi. Un gigantesco apparato militare, il maggiore costruito in Francia dalla seconda guerra mondiale, accoglierà presto 5.000 uomini sul prato di Reuilly, a sud est della capitale.
Stanno per sorgere almeno di 14 tenso-strutture. Ospiteranno 331 dormitori e 70 moduli sanitari. Va anche previsto lungo le 24 ore, 7 giorni su 7, il ristoro, considerando l’avvicendamento delle missioni di prevenzione e – affinché l’insieme resti conviviale – bar, Wi-Fi, lavanderie e servizi igienici dell’accampamento.
L’impressionante sfida è condotta a tamburo battente da una capa-progetto, la comandante Laure.
I soldati hanno già cominciato la missione al servizio delle Olimpiadi e del loro irradiamento, talora in modo inatteso. Penso così a Nathan, giovanissimo caporale del reggimento di fanteria carri della Marine Nationale, diventato paraplegico, che ha avuto il privilegio di portare la fiamma olimpica nel dipartimento della Vienne. Non va infatti dimenticato lo spirito di sacrificio di chi ci protegge.
Una grande operazione è del resto prevista per aiutare le famiglie di militari dispersi o feriti. Intitolata “Vulnerati” tale azione ha già permesso, con le associazioni Terre Fraternité e A.D.O., di distribuire più di 900 borse di studio l’anno per orfani di militari, materiale ortopedico, un sostegno al reinserimento oltre che un contributo morale e finanziario per i feriti, che ne consenta la ripresa.
Un’asta di beneficenza di vini grands crus, inclusi Château-Latour e Château-Angelus, sarà così organizzata da Interenchères e da Drouot il 12 giugno*. Un’occasione per servire una buona causa degustando nettare…
Point de Vue, n. 3955