Roma Felix. Il calcio, per fortuna, regala ancora momenti di genuino stupore. Come quello, disarmante, che è apparso sul volto di un ragazzino appena diciottenne che, dopo una rete da manuale, si tocca incredulo il petto quasi a chiedersi: “Ma davvero sono riuscito a fare una cosa del genere?”.
Questo, infatti, sembrava dire l’espressione del giovane gioiello della Roma Felix Afena-Gyan, inquadrato dalle telecamere poco dopo la sua impresa e poco prima che i compagni di squadra lo seppellissero in un abbraccio festoso.
Sì, caro Felix. L’hai fatto davvero. A meno di un minuto dal fischio finale, hai segnato un goal che verrà ricordato a lungo. E, ci sentiamo di dire, non solo dai tifosi giallorossi. Tra l’altro l’hai fatto, in una partita difficile, nella quale sei entrato ad un quarto d’ora circa dalla fine dei tempi regolamentari. Senza contare che non è stato l’unico, perché appena venti minuti prima, grazie ad un assist prezioso di Mkhitaryan, avevi già violato la rete genoana.
La tua, insomma, è stata una serata da incorniciare. Sei a pienissimo diritto entrato nei cuori dei tifosi della Roma, sia dei circa 1500 che, impagabili, hanno riempito il settore ospiti del Marassi (che sei corso ad abbracciare simbolicamente), sia di quelli che, a bocca e cuore aperto, hanno visto la partita in tv.
Ma non è tutto. Perché c’è stato anche un altro tuo gesto, che non è passato inosservato e che, per chiunque segua il calcio, assume da sempre un significato profondo. Esultando per il risultato ottenuto, hai baciato la maglia che indossavi. Un gesto questo che è una promessa di fedeltà e di amore. Forse anche per questo, sulla sponda giallorossa del Tevere – non nuova a tempeste di entusiasmo sincere ma a volte un po’ troppo affrettate – in molti in queste ore ti stanno glorificando, presentandoti come un campionissimo.
Quasi certamente lo diventerai, questo se lo augurano tutti. Ma per entrare nell’olimpo dei grandi e soprattutto per restarci a pieno titolo e a lungo, dovrai lavorare molto. Le tue parole nel post-partita, che insieme alla commovente dedica alla tua mamma rimasta in Ghana dimostrano che uomo stai diventando, testimoniano che ne sei consapevole. E anche quelle dell’allenatore che, credendo in te, ti ha prelevato dalla Primavera e ti ha buttato nella mischia della serie A: “Felix è un ragazzo affamato di cose da imparare” ha detto di te José Mourinho.
Quindi continua così, resta con i piedi per terra e divora tutto quello che puoi. Noi tifosi, nel frattempo, ci godiamo la tua strada. Con la speranza e l’augurio, per te e per la Roma, di vivere tante altre serate come quella di ieri.