I ragazzi di Giorgia Meloni rilanciano la sfida per portare idee e azioni nella vita nazionale con Fratelli d’Italia dopo il successo di eletti nelle recenti amministrative.
Restituire dignità alla politica, difendere la famiglia, rendere le città sicure, dare voce alla loro generazione, promuovere stili di vita sani contro il consumo e lo spaccio di droga: sono alcuni impegni nel “patto generazionale per cambiare l’Italia” lanciato dai giovani eletti di FdI in occasione di un evento organizzato a Roma da Gioventu’ nazionale, con un centinaio fra assessori, consiglieri comunali, regionali e municipali, di maggioranza e opposizione provenienti da varie regioni.
Senza paura: l’appello di Ciriani
“Siete la testimonianza che è possibile sconfiggere il virus della disaffezione e dell’apatia – ha osservato il capogruppo di Fratelli d’Italia al Senato, Luca Ciriani, nel suo intervento alla convention in un hotel del centro -. Nell’ultima campagna elettorale hanno attaccato la destra dipingendoci come un partito di brutti, sporchi, cattivi, rozzi e ignoranti. Questa sala dice che la destra politica è fatta di ragazzi che non hanno paura di competere con la loro qualità e competenza. Ed è quello che teme la sinistra”.
Dopo gli interventi di vari amministratori, sul palco sono saliti il presidente di Gioventù nazionale, Fabio Roscani, il responsabile organizzazione di FdI, Giovanni Donzelli, Ciriani e il capogruppo del partito alla Camera, Francesco Lollobrigida, che ha sottolineato l’importanza di avere una base di giovani in crescita a cui lasciare il testimone, offrendo un consiglio: “Quando smetterete di divertirvi, smettete di fare politica”.
Perfettamente d’accordo con i propositi. Però bisogna poi vedere come le intenzioni prendono corpo… Soprattutto occorrerebbe definire un corpus d’idee forti e chiare, non di mera opposizione alla sinistra, agli eccessi liberal, gender ecc. Per me la sicurezza personale deve occupare uno dei primi posti; e la lotta allo spaccio di narcotraffico, con tanto di pena capitale nei casi gravi, in barba a tutte le convenzioni buoniste internazionali ed all’andazzo tollerante e mollaccione, pure. Se non vogliamo un mondo di drogati, a tutti i livelli, è forse l’ultima opportunità che abbiamo. Ma non a parole, con fatti e pene draconiane…