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Il social dilemma della dipendenza dal web

Secondo quest’analisi, una giovane utente su tre sviluppa disturbi di percezione del proprio corpo utilizzando instagram, la piattaforma più diffusa incentrata sulla bellezza e stile di vita

by Elisabetta Gaffi
20 Ottobre 2021
in Cronache
0
The social dilemma

Si pensa che l’intelligenza artificiale controllerà il mondo ma quello che sfugge alle persone che l’AI è penetrata totalmente in gran parte delle nostre vite.

Inizia cosi il tema principale di “Social Dilemma” il film di Netflix del 2020 più rilevante in questo campo: una specie d’ibrido tra dramma e documentario sull’influenza pericolosa dei social network.

La cosa che spiazza particolarmente è che la maggior parte dell’intervista è condotta da ex dipendenti delle più famose aziende della Silicon Valley: persone quindi altamente qualificate che allo stesso tempo hanno lasciato il posto di lavoro volontariamente per questo  interessante “dilemma etico”. Dilemma davvero profondo e non facile da districare. Da una parte troviamo gli effetti benefici dei social media, dall’annullamento delle distanze al miglioramento economico di tante attività fino ad arrivare alla creazione di diverse community per salvaguardare categorie più fragili. Dall’altra conseguenze rilevanti come difficoltà di concentrazione, continui paragoni con il mondo esterno e addirittura manipolazione dei comportamenti e desideri individuali.

Non tanto tempo fa siamo stati consapevoli di un evento assai particolare, il down di facebook, instagram e whatsapp che ha causato disagi in parecchi paesi del mondo. I media hanno parlato esclusivamente dei problemi che ci sono stati tralasciando i commenti positivi di tantissimi utenti, anzi persone, che hanno dichiarato di aver trovato finalmente lo spazio necessario per la socialità, un momento di stop dal mondo artificiale e cosa più sconcertante sono riusciti ad avere un buon riposo notturno.

Seguendo l’ondata di criticità il Wall Street Journal, il quotidiano a maggiore diffusione negli Stati Uniti, ha dichiarato di aver scovato informazioni nascoste rilevate da uno studio a proposito delle conseguenze adolescenziali alle prese con il mondo dei social. Famiglie americane sono state scosse profondamente dalle accuse di un ex manager di facebook Frances Haugen, sentita dalla commissione del Senato americano.

Secondo quest’analisi, una giovane utente su tre sviluppa disturbi di percezione del proprio corpo utilizzando instagram, la piattaforma più diffusa incentrata sulla bellezza e stile di vita. 

E’ incrementata notevolmente la tendenza al continuo paragone con gli altri che provoca angoscia e un aumento delle tendenze depressive negli individui più fragili. Non solo negli adolescenti ma anche nei bambini che sono esposti senza nessun freno a tutto ciò che scorre sulle bacheche dei social. Dopo aspre critiche Il fondatore di Facebook Mark Zuckerberg mette in pausa il progetto futuristico Instagram Kids: un nuovo piccolo mondo che avrebbe consentito ai bambini di età inferiore ai 13 anni di accedere alla celebre app in totale sicurezza. 

L’azienda è del tutto consapevole di questo enorme problema Instagram e sembrerebbe che stia valutando se davvero i rischi possano superare gli effetti positivi e se ciò comprenda un numero elevato di giovani utenti. Il “dilemma etico” sembra dunque non essere risolto.

Elisabetta Gaffi

Elisabetta Gaffi

Elisabetta Gaffi su Barbadillo.it

Tags: Barbadilloelisabetta gaffiistagramsocial dilemma

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