Così Jean-Paul Belmondo diffiderà a lungo degli autori cosmopoliti del cinema francese, fino a trovare comunque la stima dei più validi tra loro, Jean-Pierre Melville e Claude Lelouch.
Formatosi nel teatro, Jean-Paul Belmondo s’imporra’ nel cinema, grazie a un regista esordiente che veniva dalla critica, Jean-Luc Godard, franco-svizzero, la cui famiglia aveva simpatizzato per la Collaborazione. Lavoro’ anche con lo scrittore, sceneggiatore e regista José Giovanni, di origine corsa, che in gioventù aveva fatto parte della polizia segreta di Bonny e Lafont, detta Gestapo francese, ed era stato condannato a morte per un sequestro di persona finito con la morte del sequestrato.
Anche negli amori Jean-Paul Belmondo fu sensibile al fascino di attrici che avevano origini familiari tra i vinti del ’45, come per esempio Ursula Andress, nata in Svizzera, figlia di un diplomatico e agente del Sd tedesco. O come l’esule istriana Laura Antonelli.
Nicola Caricola
Nicola Caricola su Barbadillo.it
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Cominciai ad apprezzare Jean Paul Belmondo quando lo vidi nel film L’oro dei legionari in cui interpretava un disilluso sergente della Legione straniera che tentava di impossessarsi di un carico di lingotti d’oro dopo che il reparto di cui faceva parte era stato annientato dall’Afrika Korps