Omar Camiletti, shaykh e raffinato dottore di teologia, è tornato al Creatore perché “da Lui veniamo, e a Lui torniamo”. Prezioso è il lascito intellettuale e politico di Camiletti. Romano di antico sangue, radicato nel popolo, fieramente di destra, da sempre attivo tra i marmi della Grande Moschea disegnata da Paolo Portoghesi, Omar s’è sempre fatto carico di un islam orgogliosamente tradizionale e, dunque, italiano. Al modo dei padri devoti al volere dell’Inviolato, Omar – per come, con lui, ha cantato Franco Battiato – per molti, per i tanti che sono tornati a Dio è stato “l’aiuto chiaro da un’invisibile carezza”.
<> è una formula magica che ben si applica a Omar Camilletti il prisma indica che è in sosta in attesa del raggiungimento.
Avevo già avuto modo di apprendere che fare sfoggio di erudizione comporta l’eliminazione di molto delle similitudini , quello non si elabora, non si tratta nemmanco di lasciare traccia è un quadrante che combacerà con un altro.