NO RAGAZZI, NON CI SIAMO. VOI VENITE DA UNA STORIA DIVERSA. E DOVRESTE ESSERE MIGLIORI DI COSI’
Guardo questa foto, e non mi piace.
Per niente.
E mentre la guardo, non posso fare a meno di tornare con la memoria a una notte di oltre trent’anni fa, al Tribunale di Milano.
Era il 16 maggio 1987, e dopo una dozzina di ore di camera di consiglio giunse infine la sentenza del processo agli assassini di Sergio Ramelli.
Diversi di noi erano in aula, come pure un sacco di compagni. L’ora era tarda, c’era attesa, c’era tensione.
Sergio e il suo sacrificio, un simbolo per tutti, a Milano e fuori, stavano – forse – per avere giustizia.
E la sentenza arrivò, e le condanne pure, per quanto meno dure di quel che fosse lecito aspettarsi.
Al che uno dei nostri ragazzi uscì dalle righe, si lasciò andare a un urlo liberatorio e un po’ sguaiato.
Non ricordo cosa disse, di certo c’erano le parole «galera» e «assassini», e probabilmente pure qualche epiteto variamente colorito.
Ricordo, bene, invece, che Marco Valle lo fulminò sul posto, rammentando a lui – e a tutti noi – che la galera è una cosa terribilmente seria. Che non si esulta con la bava alla bocca per la condanna di qualcuno, anche se se l’è meritata (e in quel caso Dio solo sa quanto se la meritassero, la galera…). Che il nostro stile era un altro, la nostra storia era un’altra, e in quel frangente ci imponeva comportamenti differenti.
E si trattava degli assassini di Sergio.
Di Sergio.
Con tutto ciò che quel nome e quel delitto significavano per ciascuno di noi in quell’aula, così come per le molte migliaia di camerati che attendevano notizie fuori da lì, in tutta Italia.
Ripenso a quella notte di emozioni travolgenti, di dolore che riaffiorava, ma anche di rigore e compostezza, mentre guardo questa foto.
E vedo ragazzi che allora non erano nati, schierati davanti a una galera, davanti cioè a un luogo di espiazione e sofferenza, con le bandiere e uno striscione con tanto di allegro gioco di parole sul sole e il fresco. Mancano giusto i coriandoli e le trombette.
Il tutto per festeggiare l’avvenuta carcerazione di un uomo.
Un uomo che senza dubbio alcuno è una merda della peggior specie, e che perciò si merita ogni singolo giorno della detenzione che lo aspetta.
Ma il punto, ragazzi, non è lui.
Il punto siete voi.
Voi, che siete – o almeno dovreste essere – flgli di quella medesima storia.
Voi che, in quanto tali, sareste chiamati al rispetto di quello stesso stile.
Lo so, non è facile. Perché nel frattempo è successo di tutto, un intero mondo è andato in frantumi, i riferimenti politici e morali sono finiti nell’armadio del robivecchi, vent’anni e oltre di berlusconismo introiettato a pieni polmoni hanno corrotto tutto il corruttibile.
Non è facile, ma è comunque doveroso.
Perché noi siamo altro.
E perché voi rappresentate la speranza che questo «altro» abbia diritto di cittadinanza anche nell’Italia di domani.
Perché il passato da cui provenite vi dice che avete ben poco in comune con la canea che maramaldeggia sul nemico vinto, carcerato, ucciso.
Perché, per quanto a volte ci si ritrovi anche ad applaudirlo per ciò che di buono riesce a fare, la vostra essenza più profonda nulla c’entra con quella di un ministro che sfila sorridente a Ciampino travestito da questurino.
Voi siete altro, a dispetto degli esempi che scarseggiano e di una quotidianità che somiglia a una palude.
Non è facile, ma provateci. La palude non è un destino ineluttabile.
È una vergogna! Generazione di bla bla bla!
È pensare ai tanti camerati torturati incarcerati assassinati dagli uomini di quel deficiente in giubbottini multicolori. Ma siamo seri. Noi siamo fascisti! Mai con costoro.Mai augurare la galera a nessuno.Come diceva Mario Carli “noi siamo arditi non gendarmi”.
Ma proprio per nulla! Noi siamo per la legge, l’autorità, l’ordine, la gerarchia, se necessario la pena capitale!!! Risparmiateci la solita tiritera sulle buffonate fiumane…
A destra si esulta, eccome! Sovversivi con sovversivi, terroristi con terroristi, delinquenti con delinquenti….
Leggersi l’articolo sul secolo d’Italia come fu’arrestato in Bolivia,Pierluigi Pagliai.Sparato in testa ammanettato e trasportato in Italia senza le dovute cure,dopo alcuni giorni morì,,DA INNOCENTE.LA macchietta insulsa sarà trattata con tutti i riguardi,ci sarà la fila per rifocillato. e dargli tutti i privilegi e cure che un assassino comunista dell’Italiota merita.. MA LO VOLETE CAPIRE CHE IL POTERE VERO L’hANNO ancora quella gente lì,caselli sé già fatto sentire..
Il Mossad avrebbe da tempo ‘trattato’ la pratica in modo diverso…
Si ripetono sterilmente le perenni contrapposizioni. Dopo la “soddisfazione” del raggiunto minimo sindacale del suo arresto bisognerebbe approfittare dell’ occasione. Un seria ed onesta riflessione da tutte le parti per superare definitivamente e seppellire un periodo tragico per tutti. Con coraggio ed onestà intellettuale
Importanti e condivisibili spunti di riflessione in questa lettera. Però proprio in queste ore c’è chi a sinistra rivendica, incredibile ma vero, il ruolo della sinistra stessa sul caso Battisti, come se loro non fossero stati i complici, come se lui non fosse stato un simbolo della diseguaglianza di trattamento tra chi è di sinistra e chi è di destra. Sorge quindi una domanda: come dare il giusto risalto alle verità dietro al caso Battisti, a quello che rappresenta anche se non soprattutto simbolicamente senza cadere nel tranello di apparire come i rumorosi che stanno dall’altra parte, con in più lo svantaggio di essere anche di meno?
Fratelli d’Italia è il degno successore dl Msi: non per nulla il fondatore è ‘Gnazzio , l’amico degli ammerigani, dei carabbinieri, deglla famigghia Ligresti …. e poi il delinquente è Cesare Battisti.
Salvini è un boccalone grezzo. Ma certo che i sentimenti di parte della “destra” a favore del delinquente pluriomicida comunista Battisti fan capire a iosa il perchè dell’eterna sconfitta della destra italiana…che cerca sempre ponti inesistenti, impossibili, assurdi culturalmente e storicamente con la sinistra…
…‘trattato’ la pratica in modo diverso… e più economico! Invece a noi adesso toccherà pure un penoso teatrino di mesi, fino a che Battisti, libero a furor di ‘sinistra’ e liberals (e qualche destro sciocco, pure), darà lezioni nelle università italiane…e scriverà su quotidiani, pontificando….
Il cercare di chiudere una dolorosa, nebulosa( neanche tanto) pagina della ns storia sarebbe tutto fuorché sciocco ( ovviamente con molti se ed altrettanti ma sul tavolo) Modestamente penso che qualunque politica , di qualsiasi colore, sia destinata al fallimento rimanendo ancorata a vecchi schemi. Destra e sinistra , non per nulla, sono speculari dello stesso fallimento.
Platone già 2500 anni fa consigliava di uscire dalla caverna
Il terrorismo non è stata una pagina della nostra storia, perchè ha coinvolto un numero minimo di attivisti, molti meno degli anarchici regicidi a cavallo tra 8 e ‘900. Non ci sono vecchi schemi da superare, quello si può riferire al ’43-’45, non agli anni di piombo, quando un pugno di manigoldi assassini comunisti, foraggiati dai nemici del Paese, attentarono contro le istituzioni, ancorchè non tutte eccellenti o condivisibili. Ed altri sciocconi di destra o sedicente tale, talora anch’essi assassini, specularmente si fecero strumentalizzare da Servizi Segreti, più o meno deviati. Esiste la legalità da un lato, il crimine dall’altro, semplice. Che non ha colore politico. Chi vuole complicare l’analisi discetta di ciò che non è stato. Lasciamo stare Platone…Ho vissuto quel tempo, quel decennio infame, in ambito universitario, sino quasi alla fine degli anni ’70.
Posso dire come tanti che scrivono: io c’ero, a dare e prendere cazzotti e molto altro. Molti dei nostri hanno pagato per questo, molti meno dei loro. Inutile tentare come spesso è successo, tentare ponti ideali e culturali. Non ci sono e non ci saranno mai, almeno per me. Meglio uno str…in più dietro le sbarre a marcire, se è un compagno. Su una cosa posso essere d’accordo, meglio lui dei pentiti e dei rinnegati. Almeno questo pezzo di me… è rimasto in piedi.
È rimasto in piedi scappando e facendo la bella vita atteggiandosi a martire! Nel ’48 la Germania era stata polverizzata, bisognava scegliere il male minore che allora, e fino ad oggi, è stato rappresentato dal potere statunitense. Inutile girarci mille volte attorno. Almirante, Borghese, Graziani, Romualdi e tanti altri l’avevano ben chiaro. Mille e più cose dello Zio Sam non ci piacevano e non piacciono, ma siccome noi militarmente ed internazionalmente non contavamo più nulla non avevamo alternativa, solo quella colta da De Gasperi… Il resto erano e sono fantasie… perchè l’equazione di fondo non è mutata. È la stessa di Bolsonaro non casualmente..
Il terrorismo è stato una pagina di storia possa piacere o meno. A maggior ragione quando è stato, come lo è stato, un risultato di molti fattori ( interni ed esterni) compreso la mancata riappacificazione post conflitto.
In quanto al discettare sulla legalità mi sembra fuori contesto.
A maggior ragione quando vediamo i massimi rappresentanti delle istituzioni fare passerella.
PS non basta avere assistito da spettatore a degli eventi.
È come se io e mi definisco atleta perché vado allo stadio
Definissi
Non mi pare che in Germania perdano tanto tempo con la RAF (non quella inglee…).
Valter Ameglio. Il terrorismo in Italia nulla ha a che vedere con guerra civile, mancata pacificazione ecc. Fu una manovra studiata, finanziata, organizzata dall’URSS attraverso Cuba, Palestina, Cecoslovacchia ecc. (cioè la seconda strategia, dopo quella ‘legalitaria’ dei partiti comunisti, non alternativa alla stessa, ma a supporto), così come in Paesi sudamericani, Banda Baader-Meinhof e RAF in Germania, Grapo ed ETA in Spagna ecc. La passerella all’aeroporto è stata da Banana’s Republic, ma questi sono i rappresentanti che il popolo italiano, sempre più stupido ed ignorante, vota… Saluti!
La cosa vergognosa sono i babbioni che ancora la menano con gli anni di piombo come fosse una medaglia. Se veramente aveste partecipato a qualcosa dovreste essere giusto un po’ più moderati. Ma si sa che tutti voi avete fatto le guerre, eravate amici di Ammirande e a Fiuggi avete pianto.
Mettiamola così tanto per chiudere e non diventare stucchevoli
Battisti ( neanche il massimo esponente di un qualcosa che se non vogliamo definire terrorismo) ha potuto beffare lo Stato italiano per più di 30 anni grazie all’appoggio ed alle coperture dell’ URSS
Come dire che Pinocchio può avvicinarsi al fuoco
Penso invece che proprio queste ovvietà merirebbero un analisi storica per voltare pagina
Poi ognuno vede la storia che meglio crede o conosce
Accontentati di tifare Bolsonaro ma ti prego non definirti di destra( anche perché avresti il coraggio delle tue idee mettendoci il nome per esteso)
Guidobono ha spiegato benissimo (SPOT-ON)QUALE sia stata l’ondata militar terroristica comunista anni settanta,con tutti i supporti che tale attività comporta..Paesi dell EAST..ED OVVIAMENTE PCI..ORGOGLIOSAMENTE..PRENDENDOSI IL POTERE VERO..RAMIFICATO IN TUTTI I SETTORI DELLA SOCIETÀ ITALIA..E NON LO MOLLERANNO AMENOCHE’..la popolazione si desterà dal fare volpino e voltagabbana.Salvini farà ben poco.Gli manca..CARISMA, SACRALITÀ DELLA MANSIONE E CONSEGUENTEMENTE UN ESERCITO FEDELE (DEL POPOLO) DOVRÀ INVECE QUARDARSI DA UNA PARTE DELLA STESSA LEGA ,VEDI MIRE SECESSIONISTICHE LOMBARDIA VENETO.SARA’MOLTO DURA Essere anti PCI, PERCHE NELLA DIFFICOLTÀ USERANNO I NUOVI ARRIVATI CHE OVVIAMENTE IN NOME DELLA DEMOCRAZIA,GIUSTIZIA( LA LORO) LIBERTÀ MANTERRANNO I LORO PRIVILEGI..NOTO PURTROPPO CHE I COMMENTI DALLO SCORSO ANNO SI SONO AFFIEVOLITI COME SPESSORE, ACUTEZZA…