“Quello che salta agli occhi della manifestazione di Matteo Salvini a Piazza del Popolo e l’ormai avvenuta trasformazione della Lega in un grande Movimento a dimensione nazionale. Gli slogan sul palco tutti dedicati all’Italia e agli Italiani, i comizi di Salvini e degli altri ministri concentrati su un chiaro progetto nazionale ed europeo, la diffusa presenza di Tricolori e di simboli delle regioni del Nord come del Sud, dimostrano che oltre ai voti anche i contenuti qualificano la Lega a guidare il Polo Sovranista dell’Italia. Le piccole provocazioni degli avversari, ancora nostalgici dei vecchi slogan secessionisti, cadono completamente nel vuoto in una a Roma che ha accolto a braccia aperte i pullman provenienti da tutta italia. La destra nazionale si può oggi ritrovare pienamente in questo progetto di costruzione del Sovranismo italiano”: questa è la posizione espressa dal segretario Movimento Nazionale per la Sovranità Gianni Alemanno, a margine della manifestazione della Lega a Piazza del Popolo, a Roma, dove i militanti del MNS hanno partecipato con uno striscione con lo slogan “L’Italia non è una colonia”.
“L’Italia non è una colonia!”. Ma chi è il pirla neocastrista che ha ideato simile slogan? E dove pensano di andare quegli sciagurati che, rinnegati i valori della destra, nonchè tutta la politica estera dal 1947 in poi – quando si son dovute trarre le conseguenze della disastrosa sconfitta militare e della nuova realtà europea, facendo una scelta di campo che non lasciava opzioni – si buttano nell’avventurismo anarcoide? Ed osano parlare di sovranismo acchiappa-citrulli? Per distribuire sussidi a pioggia con risorse inesistenti? Vogliono imitare in peggio gli argentini? Non pensano che l’italiano ha soprattutto bisogno di ordine e sicurezza, di riappropriarsi del suo territorio e dei suoi diritti, non di avventurismi adolescenziali?
Questo agitarsi di ex esponenti di An, responsabili quanto Fini del fallimento de nostro mondo, che hanno squalificato con la loro insipienza, è patetico e mortificante. Tentare di portare la loro nullità nella Lega, ora vincente ma destinata a scontare la contraddizione Dell alleanza con un movimento che sulla assistenzialismo fonda le proprie fortune, servirà a nulla, perché le loro responsabilità in termini di malgoverno non le dimentica nessuno.
stesso discorso vale per Fratelli d’Italia….
Giorgia con Fini ed Alemanno non c’èntra un fico SECCO.. Infatti sta’andando alla grande per la sua strada,orgogliosamente,con la fiamma senza farci vergognare degli incapaci del passato recente.Non è affatto per l’assistenzialismo parassitario,prerogativa comunistoide.Vedi Chiapparino a Torino,Veltroni Roma la lista sarebbe lunga.