La maggioranza del popolo francese è con i gilet gialli e la protesta contro il carovita determinato dalle scelte “radical-chic” in economia del governo transalpino. E così il presidente francese, Emmanuel Macron, ha ceduto e ha chiesto al premier Edouard Philippe di ricevere “i capi dei partiti rappresentati in Parlamento, come pure dei rappresentanti dei manifestanti” del movimento dei gilet gialli.
L’apertura di Macron
Questa iniziativa, la cui data non è stata svelata, risponde alla “preoccupazione costante del dialogo” da parte dell’esecutivo, afferma ancora la presidenza. Nel corso di una riunione di crisi all’Eliseo, il capo dello Stato ha anche “auspicato che una riflessione venga portata avanti dal ministro dell’Interno per adattare il dispositivo di mantenimento dell’ordine in futuro”.
Le Pen: “Ora elezioni”
Su France 3, la leader del Rassemblement National ha dichiarato che non vede alternative a “come uscire da questa crisi, se non tornando alle urne”. Per la Le Pen, è necessaria una “rappresentanza proporzionale e dobbiamo sciogliere l’Assemblea nazionale in modo da avere nuove elezioni proporzionali”. Le Pen ha anche annunciato che intende chiedere “una moratoria totale su tutte le tasse che colpiscono benzina e gasolio”, all’origine della protesta. Il leader della sinistra radicale Mélenchon si associa alla richiesta di ricorso anticipato alle urne. Secondo il leader di La France Insoumise, “c’è solo un modo per decidere, è il voto, si chiama scioglimento”.