Racconti. La Guzzi Custom: la “California” che l’America ci invidia

moto-guzzi-california-1400-custom-4__bigMotore acceso, marcia in folle e gomiti appoggiati al manubrio. La mia Nevada 350 borbotta ed è impaziente di partire. Aspetto Luca, rider un po’ più grande di me e che della Guzzi ha fatto praticamente la sua vita, cominciando negli Anni 80 in sella ad una V35 per poi proseguire con la leggendaria “California”, un bolide che riuscì a far breccia anche nel cuore degli americani legati al mito Harley.

 

Il mio ‘collega’ non è solo un compagno di viaggio, bensì un oracolo per tutto ciò che riguarda l’azienda di Mandello del Lario, dalle origini fino agli ultimi prodotti come la California 1400 custom, un concentrato della più moderna tecnologia motocilistica e di linee vintage e richiami al passato.La 1400 si accende con un rombo che copre anche le auto in sosta: la nostra gita comincia nel rispetto della prima regola del customista: non si va per correre ma per godersi mezzo e paesaggio, insomma il piacere della guida contro la velocità fine a se stessa.

 

Alla prima sosta sparo la mia prima domanda: “come abbiamo fatto ad innamorarci dell’Aquilotto? (stemma Guzzi)”Luca sorride e risponde divertito: “perché un mito che comincia con il ‘Normale’ merita d’essere vissuto e apprezzato. La prima fu la Normale 500, in pratica una bicicletta, un telaio leggerissimo mosso da un 500 cc da 8 cavalli. Era del 1921 e Moto Guzzi aveva già scelto tracciato il solco: eleganza sobria e alte prestazioni”. “Vorrei tu mi parlassi delle custom Guzzi. Per esempio della California…”.

 

Luca riaccende il motore e con la testa fa segno di seguirlo. I due bolidi borbottano come caffettiere sul fuoco il cui rumore caratteristico aumenta mentre il liquido sale e noi, man mano che andiamo su di giri, ci godiamo la gita con lo stesso piacere di chi si gode il primo caffé della giornata.L’aria è fresca e i serbatoi lucidissimi sono battuti da un bel sole primaverile. Il silenzio del piccolo borgo medievale di Sangemini è rotto solo rombo delle due moto e dallo scatto metallico della ‘pedalina’ del cambio.All’ingresso del parco archeologico di Carsulae troviamo altri customisti. Luca allora riprende il suo racconto. “La California nasce negli anni 70 ed è subito un successo. Moto Guzzi partecipa ad un bando del distretto di polizia di Los Angeles (LAPD) per la fornitura di nuovi mezzi e Harley, Bmw e nipponiche sono messe ko dalla California Ambassador 750. La mia ‘bambina’ nasce per gli inseguimenti alla Callaghan e chissà che anche lui non l’abbia guidata.”. Osservo ancora le linee accattivanti della 1400 che per nulla sfigurano di fronte ad un ‘mostro sacro’ come la Harley Electra Glyde o alla massiccia Honda Shadow, ambedue parcheggiate di fronte a noi. “Luca, hai visto come ci guardano gli harleisti?”“Eh no?” Fa lui sornione.“Dici sono invidiosi?”. “Non loro, ma le loro ‘piccole’ americane: di fronte ad una California ed una Nevada anche una leggenda a stelle e strisce si toglie il cappello!

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Marco Petrelli

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