Volge al termine un’estate drammatica dal punto di vista migratorio e umanitario: inutile fare esempi, quello che vediamo quotidianamente sui media si commenta da solo.
Le ondate migratorie, dovute solo in parte ai conflitti mediorientali e nordafricani, presseranno l’Europa per i decenni a venire, come evidenziato persino dal Pentagono negli scorsi giorni. Ciò è dovuto principalmente al fatto che l’Africa non sia in grado di sostentare tutti i suoi abitanti, 1 miliardo nel 1975 e oggi raddoppiati. Non illudiamoci quindi che basti stabilizzare politicamente paesi come Siria e Libia per far cessare gli sbarchi sulle nostre coste o arrestare le colonne umane sulla via balcanica.
L’80% dei migranti che giungono oggi in Italia sono migranti economici (ovvero, povera gente). Il vero problema del XXI secolo sarà così la bomba demografica: se dopo la seconda guerra mondiale la Terra aveva 1,6 miliardi di abitanti e nel 1975 eravamo 3,5 miliardi, oggi siamo già il doppio (7 miliardi) e per fine secolo toccheremo la cifra record di 11 miliardi…un numero pressoché insostenibile per le risorse planetarie.
Se quindi i “giganti” come la Cina e l’India hanno ideato forti politiche demografiche, l’Africa appare incapace di trovare una soluzione a tale problema. Nel 2050 l’Africa avrà da sola il 40% della popolazione mondiale e toccherà la cifra di 4 miliardi di persone a fine secolo. Tutte persone che premeranno sempre più sull’Europa, che chiaramente non può accoglierle tutte, con buona pace di Renzi e della sinistra buonista.
Quindi che fare? Possiamo alzare tutti i muri che vogliamo, ma chi è tanto disperato da attraversare il Mediterraneo su barconi fatiscenti non si fermerà facilmente.
Da Destra deve allora partire una concreta politica di sensibilizzazione nazionale ed europea su questi temi, chiarendo che è a serio rischio il futuro dell’Italia, dei nostri figli e nipoti anzitutto.
Occorre trovare accordi coi paesi più “prolifici” come Nigeria ed Eritrea, finanziando campagne di educazione sessuale e pianificazione familiare; finanziare progetti di sviluppo agricolo ed economico in Africa per produrre reddito; legiferare e disciplinare alla “anglosassone” circa i permessi di soggiorno in Europa: questi e altri provvedimenti potranno forse evitare un costante esodo verso le nostre coste. Con tutti i costi, disagi e le polemiche che ne conseguono in termini economici, sociali e culturali. La politica vera è quella della lungimiranza.
10 dati statistici per meglio inquadrare la questione:
1. La popolazione mondiale dal 1946 al 2050 sarà passata da 1,6 a 9,73 miliardi, e arriverà a 11,3 nel 2100.
2. Nel 1975 l’Africa aveva il 10% della popolazione mondiale: sarà il 30% nel 2050 e il 45% nel 2100.
3. L’Africa ha 962 milioni di abitanti oggi, ma ne avrà 2,1 miliardi nel 2050 e 4 nel 2100.
4. L’Italia ha oggi 60 milioni di abitanti, che scenderanno a 56 nel 2050.
5. L’Italia aveva nel 1950 gli stessi abitanti del Maghreb; nel 2050 il rapporto sarà 5 a 1 a favore del nord-Africa.
6. Il 54% delle persone che nasceranno nei prossimi 35 anni verranno dall’Africa sub-sahariana.
7. Nel 2050 la Nigeria scavalcherà la popolazione degli USA e diventerà il terzo paese più popoloso del mondo.
8. Nel 2050 entreranno nei dieci paesi più popolosi del mondo Nigeria e Congo, a scapito di Russia e Messico.
9. La Russia nel 1950 aveva il triplo degli abitanti del Pakistan, che oggi invece la supera di 30 milioni.
10. La Cina oggi ha circa 100 milioni di abitanti più dell’India, nel 2050 ne avrà 357 milioni di meno.