E’ tempo di acquisti in casa viola. Chi pensava che il mercato della Fiorentina si fermasse al triangolo Cuadrado-Manchester United-Barcellona si sbagliava di grosso. Aspettando novità sul futuro del colombiano, la dirigenza guidata da Macia e Pradè si è resa protagonista di un attacco lampo che ha portato, nel giro di 24 ore, a chiudere una trattativa con il Chelsea. Prestito con la possibilità, da parte dei toscani, di riscattare il giocatore per 5 milioni di euro. Si tratta di Marko Marin, trequartista nato in Bosnia nel 1989, ma adottato dalla Germania. Nel 2009 viene acquistato dal Werder Brema, facendo entrare nelle casse del Borussia Mönchengladbach ben otto milioni di euro. Sotto la guida dell’esperto Thomas Schaaf, esplode prepotentemente ed entra nel cuore di tutti i tedeschi, che vedono in lui uno dei più importanti nomi della futura nazionale. In quella stagione fa un’altra importante conoscenza con Mesut Özil. I due creano un’affinità tale da garantire loro una coppia di biglietti per l’aereo che dirigerà la Germania di Joachim Löw al Mondiale sudafricano del 2010. Nel 2012 è tempo di Premier. Abramovich lo acquista per circa 13 milioni di euro, ma Marin non conferma le aspettative e, anche a causa di una serie di piccoli infortuni, raccimola solo 16 presenze tra campionato e coppe. Viene allora ceduto in prestito al Siviglia, ma uno strappo alla coscia lo costringe ad uno stop di tre mesi. Lo rivediamo in finale di Europa League contro il Benfica. Entra a secondo tempo inoltrato e indovinate un po’? Neanche a dirlo, si infortuna nuovamente. Nonostante ciò, vince per il secondo anno consecutivo la coppa, e con due club diversi. Tanto da convincere molti a vedere in lui una sorta di portafortuna. Sicuramente i tifosi viola, che, vuoi anche per il colore della loro maglia, di scaramanzia se ne intendono, staranno già pregustando gli effetti benefici che potrebbe avere questo talismano sulle sorti europee della squadra guidata da Montella. Trascendenze a parte, la Fiorentina si assicura le prestazioni di un talento che fa della velocità, della tecnica, dei cambi di direzione e dei numerosi assist il suo punto di forza. Assist che potrebbe confezionare per il compagno di nazionale Gomez già a partire dal 16 Agosto a Varsavia, nell’amichevole contro il Real. Può trovare collocazione su entrambe le fasce, ma è dietro le punte che si creano le condizioni per il suo habitat ideale. Anche per questo la dirigenza sprona a non vedere il colpo come il tentativo di apporre un cerotto sulla ferita generata dall’ipotetica partenza di Cuadrado.
A proposito di cerotti. La scorsa stagione la Fiorentina ne ha subite di perdite importanti nel reparto offensivo e l’idea di poter avere un tridente di livello europeo, ma accomunato da strappi muscolari e rotture legamentose, farà sorridere i più maligni.
Qualcun altro potrebbe invece sorridere pensando a come un giocatore, che la terra inglese sembra (incautamente) disposta a rottamare, possa tentare il riscatto di una carriera nella città che della “rottamazione” ha fatto uno dei suoi punti di forza negli ultimi tempi.
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