“Tutti insieme, nessuno indietro”: con il motto caro al maresciallo Massimiliano Latorre, il popolo tricolore in prima linea nel chiedere la liberazione dei marò italiani a Nuova Delhi scenderà di nuovo in piazza, a Roma, sabato 14 giugno. La manifestazione è stata annunziata da Paola Moschetti Latorre, compagna di Massimiliano, che sarà affiancata nell’organizzazione da Il Tempo e da altre due promotrici, Tiziana Piliego di Brindisi e Rita Riggio di Finale Emilia, attivissime in questi mesi nelle campagne che hanno mobilitato migliaia e migliaia di patrioti.
“Grazie tante a tutti coloro i quali continuano a dimostrarci affetto e solidarietà. Molti di Voi mi hanno chiesto di essere ancora una volta tutti insieme per poter dimostrare che non molliamo e non molleremo mai”: Paola Latorre ha così presentato l’appuntamento che consentirà ancora una volta di avere una rappresentazione tangibile non solo della solidarietà che accompagna la prigionia in India dei due marò, ma soprattutto dell’adesione dell’opinione pubblica ad una mobilitazione per la difesa della dignità nazionale. “Tutto è nato dal grande affetto che riceviamo quotidianamente: tanti italiani ci sono stati costantemente vicini in questi mesi, dando la forza e riempiendoci il cuore di speranza e determinazione”, ha aggiunto la Moschetti Latorre.
Il corteo partirà dalla Bocca della Verità e non avrà alcun connotato politico-partitico: dopo gli annunci di prossima risoluzione del caso avanzati dal governo Monti e dai successivi esecutivi Letta e Renzi, ogni possibile strumentalizzazione politica, secondo gli organizzatori, sarebbe di cattivo gusto, e potrebbe nuocere alla causa dei fucilieri.
In poche ore sono già numerosissime le adesioni all’iniziativa, soprattutto dei gruppi sui social network, che contano centinaia di migliaia di sostenitori della richiesta di immediata liberazione dei marò. Il coinvolgimento del mondo associativo è stato immediato: “Adesso cominciamo a mobilitarci non solo nel gruppo “Siamo tutti marò”, ma solleciteremo le associazioni d’arma locali”: Aldo Casamento è uno dei promotori di una pagina Facebook con undicimila e quattrocento adesioni. Rita Riggio, una delle organizzatrici, spiega così le motivazioni profonde che porteranno in piazza tanti italiani: “Questo evento vuole essere un gesto forte e concreto per far sentire a tutta l’Italia e a tutto il mondo che nessuno di noi mollerà mai, qualunque sia la direzione da intraprendere o gli ostacoli da superare”. Il corteo è parte di un cammino che finora ha consentito di non spegnere mai i riflettori dei media sulla vicenda: “Abbiamo fatto già molta strada insieme e mai una sola volta i nostri sentieri hanno preso direzioni diverse, forti tutti del desiderio di riavere tra noi i nostri fratelli, Massimiliano e Salvatore, ritrovarli nell’affetto dei loro cari, così com’è giusto che sia. Ci faranno cadere tante altre volte ma mai nessuno ci impedirà di rialzarci e di andare avanti, di riprovarci ancora e ancora”. “Questo per Max e Salvo – ha aggiunto la Riggio – perchè non si ripeta mai più per nessuno una simile odissea, per tutti noi… perché la libertà e la giustizia sono un diritto universale di ogni anima su questa terra. Finirà, questo è certo… ma finirà con l’aiuto indispensabile di ognuno di noi. Con la nostra determinazione, i nostri valori e soprattutto con la nostra unione. Grazie alle famiglie dei nostri Fucilieri, grazie a Paola e Tiziana per questo cammino intrapreso insieme, consapevole che ognuno metterà il suo cuore al primo posto”.
Intanto dall’India Massimiliano Latorre ha postato su Facebook la foto della figlia Giulia, con la divisa della Brigata Paracadutisti “Folgore”, accompagnata dall’affettuoso messaggio “ti amo”: dal 19 febbraio del 2012, salvo le due brevi licenze in Italia e qualche soggiorno a Nuova Delhi, i rapporti tra le rispettive famiglie e i due fucilieri sono scanditi da costanti contatti telematici, attraverso Skype o i social network, al fine di ridurre la distanza e alleviare le sofferenze almeno virtualmente.
Mentre in India si stanno completando le operazioni di voto per le elezioni politiche che rinnoveranno il Parlamento, il governo italiano continua a dare segnali univoci sulla vicenda. Il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha recentemente ribadito che per i nostri fucilieri “il tribunale naturale è quello internazionale” dal momento che i fatti contestati sono avvenuti in acque internazionali. “La detenzione arbitraria in India – ha aggiunto il premier – è inaccettabile”. La posizione è netta: “Chiedo rispetto per l’Italia, per due persone sotto accusa ma non considerate colpevoli da nessun tribunale”. Se il ministro Federica Mogherini è schierata con decisione sulla richiesta di “una procedura internazionale”, anche l’opposizione considera la libertà dei marò una priorità: se Fratelli d’Italia ha promosso un corteo in Puglia per i Leoni del San Marco, Raffaele Fitto, capolista di Forza Italia alle Europee, ha aperto domenica la convention del partito con un tributo a Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, definiti “due pugliesi eccezionali”. (da Il Tempo)
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