Dopo un anno dalla scomparsa di Pino Rauti, rileggerne i testi e recuperarne il pensiero può essere molto utile, per cercare attrezzarsi con maggiore profondità alla risoluzione dei nodi irrisolti dell’attualità. Questa la tesi portante di un convegno organizzato a Milano dall’associazione Piazza del Popolo e moderato da Renato Besana, in memoria del politico e pensatore missino. Durante la serata hanno preso la parola Carlo Fidanza e Paola Frassinetti, principali animatori dell’associazione. Fidanza ha parlato dell’attività da parlamentare europeo condotta da Pino Rauti, che si fece portatore di riflessioni su argomenti che all’inizio degli anni ’90 non erano di dominio pubblico, come gli ogm e l’infanzia violata. Paola Frassinetti ha ribadito la capacità che Rauti aveva di “andare oltre”, di toccare argomenti nuovi e scomodi, di denunciare ad esempio il rischio idrogeologico del territorio italiano, laddove tutti gli altri pensavano a costruire e cementificare senza limiti. Giuseppe Parlato, presidente della Fondazione Spirito, ha ricordato invece il ruolo del Rauti come storico del fascismo e come colui che già nel 1966 sulla rivista “L’Orologio” parlava di storicizzazione del periodo fascista, per superarlo e creare un’area politica che guardasse avanti, contrapposta al nostalgismo di una parte importante del mondo missino. Un mondo che ha sempre avuto un rapporto non idilliaco con la cultura e spesso poco capace di raccontarsi, tanto che la promozione di un “archivio delle destre”, promosso dallo stesso Parlato, ha incontrato inizialmente molte difficoltà, oggi superate dall’acquisizione di importanti archivi personali, fra cui quello dello stesso Rauti.
Infine la figlia Isabella ha parlato del Rauti uomo e padre. Una persona dalla vastissima cultura, perseguitato giuridicamente perché scomodo, ma sempre capace di rialzarsi ed andare avanti. Una persona che, nonostante l’ostilità generalizzata del mondo giornalistico e culturale, ha saputo riscuotere stima e rispetto, tanto che il giorno della sua morte molte delle condoglianze più sentite sono arrivate da persone di sinistra.
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